Alessio Boni e Omar Pedrini
Alessio Boni da piccolo avrebbe voluto fare la rockstar, Omar Pedrini l’attore. Dai loro desideri è scaturita l’idea di uno spettacolo insieme. L’hanno chiamato 66/67 perché dentro, in un susseguirsi di musica, recitato e cantato, dove i ruoli si possono anche scambiare, c’è la storia di due amici nati a pochi chilometri - separati dal lago d’Iseo - e a un solo anno di distanza. Cresciuti con gli stessi riferimenti musicali, sono entrambi convinti che alcune canzoni siano autentiche poesie. “Poesie spesso perdute, perché i testi sono per la maggior parte in inglese e non tutti li comprendono. Lo scopo di questo concertato è di raccontare il contesto, spiegare il testo di una canzone, per poi farlo apprezzare a pieno con musica e canto. L’augurio è che capendo di più, si gusti di più”. 66/67 Con il supporto di un’ottima live-band i due compiono un viaggio dagli anni ’60 a oggi attraverso canzoni leggendarie diventate colonna sonora delle nostre vite: da Dylan a Lennon a Lou Reed, dai Pink Floyd a Simon & Garfunkel, da David Bowie a Bob Marley, rivelandone non solo la bellezza musicale ma anche parole e senso. Un susseguirsi di brani potenti ed emozionali che si conclude con uno dei simboli del nostro teatro-canzone, Giorgio Gaber.
Distribuzione AidaStudio Produzioni, coordinamento artistico Elena Marazzita.
Nella foto di Gianmarco Chieregato, Boni e Pedrini